Che cosa vuol dire al giorno d’oggi essere un’artista? (concedetemi di mettere l’apostrofo e di usare il termine al femminile) In che modo si modifica una vita se l’aspetto artistico viene introdotto nella quotidianità?
Nel mio vocabolario personale – cioè nell’idea che si crea nella mia mente – essere un’artista significa creare, mostrare la propria opera, affrontare la propria vita con apertura mentale, con flessibilità e curiosità. Artisti famosi, in campi diversi, che si chiudono nel “io sono il migliore e me ne frego degli altri”, beh, non è la figura che mi piace, non è questo l’abito che intendo venga indossato dall’artista.
Mi piace l’idea di considerarmi un’artista per vivere le mie giornate “personalizzando la mia vita, anche con un pizzico di follia”. Permettetemi di riscrivere l’ultima frase
“personalizzare la mia vita, anche con un pizzico di follia”
L’artista vive in un contesto che lui stesso arricchisce con la sua opera – pittura, scultura, fotografia, scrittura, ma non soltanto – aperto al mondo e al suo divenire, alla ricerca della bellezza, dell’inusuale, di quel quid che lo fa agire a 360°.
Da quanto ho scritto finora è chiaro che non associo il fattore artistico alle “vite maledette”. Testimoniare periodi storici, eventi, problemi, tragedie, farsi portatori di aspetti angosciosi della realtà può essere importante, ma non credo che si possa definire artista soltanto chi si immerge in questi scenari. Un personaggio che vive una vita audace, fuori dalle regole, non è automaticamente un artista.
Io insegno, sono naturopata, cerco di ampliare il mio sapere, amo viaggiare, curo la mia famiglia e la casa. Ebbene, quando creo con le parole, mi sento un’artista. Metto un pizzico di follia nel personalizzare la mia vita perché non voglio rimanere costretta fra muri eretti da una mentalità chiusa, voglio continuare a imparare, voglio che la mia vita sia un’opera in fieri.
Anche in cucina si può essere artisti, oppure in falegnameria, in un negozio di tessuti e complementi d’arredo, in fioreria, cioè in qualsiasi luogo ci si possa esprimere in modo creativo.
Per voi, che cosa vuol dire essere un artista?
Essere artista oggi… domanda interessante!
Ognuno ha la sua personale visione dell’arte. Dipingere, scrivere, danzare, cucinare… qualunque espressione artistica umana ti rende la vita migliore, più leggera. Ciascuno può essere artista a modo suo, esprimersi attraverso le proprie capacità, sensazioni, passioni.
Non è necessario che gli altri riconoscano il tuo lavoro, anche se auspicabile, per me ciò che conta, è la spontaneità espressiva. Guardarsi dentro, tirar fuori le proprie emozioni, cogliere quella piccola scintilla creativa che ti permette di far nascere qualcosa che prima non c’era. Esprimersi con tutte le capacità sensoriali, estendere il proprio io affinché rimanga traccia del tuo passaggio. Colori, allegria, ispirazione e natura, dipingere un po’ di se stessi nei quadri. Piccoli quadratini felici. Dipingere per me è un attimo di cielo azzurro dove non esiste più nessuno e si sente solo la libertà assoluta che esce fuori da te nello spazio, nel tempo.
L’arte è ludica, ricreativa, rigenerante. Quando ammiro, nei musei e nelle chiese, le opere dei grandi che contengono il tempo della loro epoca, il futuro e a volte quasi l’eternità, provo grande riconoscenza e forti emozioni per tanta bellezza.
Parole mirate, sentite, scritte da chi è artista in modo consapevole, sia negli aspetti positivi che in quelli più difficili da sostenere. Concordo su tutto e auspico altri interventi per avere un confronto interessante sul tema “Essere artista oggi”.